SERGIO HERNÁNDEZ’
TRES PASIONES
17 settembre 2016 - 20 novembre 2016
A cura di Giorgio Antei e Laura Casalis
Fondazione Franco Maria Ricci
All’inizio non ci fu l’Inizio ma la Fine: quella delle antiche civiltà distrutte dagli uomini venuti da Occidente. Ognuno a suo modo, gli artisti messicani declinano da sempre il sentimento traumatizzato di una paradossale Apocalisse come origine.
Cinquantanovenne, nato a Oaxaca, la città dei Mixtechi e di Rufino Tamayo, Sergio Hernández interpreta quest’eccezione centroamericana immergendo un mondo di presenze brulicanti in un bagno di pigmenti tossici: l’ardente cinabro caro agli alchimisti, l’azzurro cobalto, la biacca o bianco di piombo…
È solo uno dei cicli di una produzione multiforme che s’ispira tanto alla natura (gli insetti, le piante…) e alla tradizione indigena messicana quanto all’arte europea.