San Giovanni Battista
Soens Jan (1547-1611)
XVII secolo, Olio su tavola
Formatosi ad Anversa, Jan Soens giunse a Roma negli anni Settanta del Cinquecento e operò in qualità di paesaggista con Giorgio Vasari. Qui dipinse per il pontefice alcuni piccoli quadri a soggetto paesaggistico, sua specialità. Il pittore fiammingo era già da anni al servizio di Ottavio Farnese come pittore di corte a Parma, dove la sua attività è documentata nei registri del mastro farnesiano. Per i Farnese dipinse pale d’altare e opere di soggetto mitologico, tra le quali le undici tele ora al Museo di Capodimonte di Napoli. Il San Giovanni Battista è stato considerato soltanto come versione più ispirata dell’omonima tela in San Martino a Soverzano di Minerbio, per la quale fu rilevata l’ispirazione del pittore al soggetto eseguito nella bottega di Raffaello e ora presso la Galleria dell’Accademia a Firenze. La curva sinuosa del prorompente corpo giovanile sembrerebbe avere costituito motivo di interesse soprattutto per l’impostazione in controparte dell’immagine del santo, egualmente imberbe.