Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Ritratto virile con parrucca

Giovacchino Fortini (1670-1736)
XVIII secolo, Marmo

L'opera, condotta con impeccabile perizia esecutiva e indubbi virtuosismi tecnici, presenta il ritratto di un gentiluomo di alto lignaggio, raffigurato fino all'altezza del busto, caratterizzato da una fluente parrucca ricca di ciocche inanellate di varia lunghezza, rivestito con una levigatissima corazza sopra la quale sono visibili un semplice jabot privo di trine e un manto drappeggiato intorno alle spalle e sul petto con una soffice bordura di pelliccia. Il volto del personaggio, sul quale traspare un leggero velo di sussiego, si distingue per la profondità dello sguardo e per la cura descrittiva dei lineamenti, sprigionanti fiera vitalità. La definizione del personaggio e i caratteri esecutivi e stilistici hanno indotto a riferire l'opera, dopo una prima e generica assegnazione a Scuola fiorentina del primo Settecento, al catalogo autografo di Giovacchino Fortini. Figlio dello scalpellino Pier Maria e fratello del pittore Benedetto, Fortini, nato a Settignano nel 1670, fu educato allo studio della scultura in giovanissima età, sotto la guida di Carlo Marcellini e poi presso Giuseppe Piamontini, con il quale collaborò per un po' di tempo. Dopo aver partecipato nei primi anni Novanta del Seicento all’arredo plastico della cappella Feroni alla Santissima Annunziata a Firenze, diretto da Giovan Battista Foggini, l’artista dette inizio a una promettente e prolifica attività autonoma molto apprezzata dalla famiglia de’ Medici e dalla più alta nobiltà toscana.