Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

Ritratto di Giacinta Conti Cesi

Jacob Ferdinand Voet (1639-1700), detto “Monsù Ferdinando”
XVII secolo, Olio su tela

L'opera è un bell’esempio della capacità ritrattistica di Jacob Ferdinand Voet, detto per la sua bravura “Ferdinando de’ Ritratti”. Giacinta, che porta un semplice abito bianco (secondo la moda francese), con le maniche a sbuffo annodate da nastri rosa, ha appoggiato sulle spalle un panneggio verde. I grandi occhi intensi fissano l'osservatore, mentre i morbidi riccioli neri sono raccolti con delle perle; una particolare luce risplende dai due orecchini pendenti, che illuminano il viso dalle guance rosee della ragazza. Dipinti simili a questo furono eseguiti da Voet su commissione del cardinale Flavio I Chigi e sono tutt'ora conservati nella Stanza delle belle del palazzo di Ariccia, che ospita la serie di ritratti raffiguranti bellezze romane. Quella dei cabinet des dames costituiva una moda romana nel XVII secolo, replicata dal Voet per i Colonna, gli Altieri, gli Odescalchi, i Savoia e per altre casate italiane. Giacinta Conti Cesi era Duchessa d'Acquasparta (Roma ? - 1728), sposò Giuseppe Angelo Cesi, V duca d'Acquasparta, ed ebbe una figlia, Isabella Cesi. Giacinta era sorella di Michelangelo dei Conti, che diverrà papa con il nome di Innocenzo XIII (1655-1724).