Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Babbuino

Sirio Tofanari (1886-1969)
XX secolo, Bronzo

Artista autodidatta, Sirio Tofanari è ricordato per la sua abilità nel rappresentare gli animali. La forma chiara, sintetica e nervosa tipica dello scultore è dovuta all'impossibilità di far mantenere a lungo la posa ai suoi "modelli": ma è proprio questa impostazione "impressionistica", unita all'elegante classicità della forma, che rende molto vivaci i suoi soggetti ripresi in particolari momenti. Tofanari frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze solo per un anno, insofferente del lavoro metodico richiesto dal corso ufficiale di scultura; nel 1906 si recò a Parigi e subito dopo a Londra, dove poté dar libero sfogo al suo intuito di artista con lo studio e l'osservazione degli animali sia dal vivo, al giardino zoologico, sia nelle collezioni anatomiche di animali del Natural History Museum in South Kensington: divenne così padrone delle loro fattezze e movenze. Al rientro in Italia, le sue opere vennero esposte alla mostra di Faenza del 1908, dove il Re acquistò una sua gazzella. Dal 1909 al 1936 prese parte a quasi tutte le Biennali di Venezia e nel 1925 alla III Biennale Romana d'Arte, dove partecipò con una sala personale. Numerosissime le esposizioni anche all'estero.