Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Vir Temporis Acti

Adolfo Wildt (1868-1931)
1911, Marmo

L'opera qui esposta è la più nota delle versioni tratte dalla scultura originale, un grande busto marmoreo con braccia e gambe mozzate e una spada in bronzo dorato infissa nel basamento. La scultura originale, in possesso del committente e collezionista Franz Rose, venne donata nel 1912 al Neue Museum di Königsberg, ma fu distrutta durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale. La datazione del Vir Temporis Acti è stata indicata dagli studiosi, in base a informazioni documentarie, tra il 1910 il 1911, quando Wildt sembra raggiungere nuovi esiti nelle proprie sculture: il delirio attorto dell'anatomia, il trionfo ellenistico e barocco, il virtuosismo realistico e decorativo riescono a esprimere la volontà dello scultore di indagare nel profondo collettivo e nell'irrazionale. Alle zone più lontane dell'inconscio e del mito attinge questa figura di guerriero flagellato, dove Wildt svolge il tema, già esposto nell'Autoritratto, del sacrificio di sé; ma più distesamente, con il doppio rimando dell'ermafroditismo del Cristo nei capezzoli in forma di fiore e alla sua realtà vivificante nella simbologia della spada. Lo stesso titolo, Uomo antico/del tempo passato, ne sottolinea il valore allegorico: si tratta dello schiavo o del guerriero di un’epoca antica, un uomo che prende dolorosamente consapevolezza della sua fine.