Vanitas (testa in decomposizione)
Artista napoletano
XVII secolo, Olio su tavola
L'opera, realizzata da un anonimo artista napoletano del XVII secolo, riporta la rappresentazione analitica di una testa ormai in avanzato stato di decomposizione. Percorsa da vermi e altri insetti, ricorda gli esiti di alcuni ceroplasti attivi a Napoli nel corso del Seicento. Questo genere di opere coniuga gli intenti moralistici con il rigore dell'indagine scientifica. La diffusione di questi soggetti macabri nell'Italia del Seicento è testimoniata anche dall'attività, a Firenze, tra 1691 e 1695, di Gaetano Zumbo, il più noto ceroplasta del tempo, anche se la loro prima comparsa nell'ambiente artistico fiorentino risale ai versi-vanitas dei ritratti eseguiti da Jacopo Ligozzi ai primi del secolo.