Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Busto di Paolo Toschi

Tommaso Bandini (1807-1849)
XIX secolo, Marmo bianco

Paolo Toschi, incisore e architetto, nacque e trascorse la vita a Parma, con la sola eccezione di un periodo di studio a Parigi dove si recò per approfondire la conoscenza sulla tecnica dell’incisione. In patria insegnò presso l’Accademia di Belle Arti, che diresse nel 1820; durante il governo di Maria Luisa d’Austria divenne Soprintendente alle fabbriche ducali e intraprese una intensa attività per le opere pubbliche del Ducato, tra le quali il Teatro Regio. Alle dipendenze del Toschi architetto, il Bandini lo conobbe quindi anche come docente d’accademia negli anni precedenti al suo trasferimento a Firenze, dove si trasferì grazie al pensionato artistico vinto, per un periodo di diciotto mesi, che trascorse presso l’atelier di Lorenzo Bartolini. L’esperienza presso lo scultore gli concesse di superare le formule neoclassiche per provarsi con un diverso naturalismo e per scolpire una diversa verità d’espressione. Nel 1838, ormai professore d’Accademia, scolpì il Busto di Paolo Toschi, nella versione oggi presso il Museo dell’Istituto Statale d’Arte della sua città; a questo prototipo ne seguirono altri tra i quali quello in collezione.