Busto di Venere
Tito Angelini (1806-1878)
XIX secolo, Marmo bianco
Questa elegante scultura, volto e busto di una bellissima Venere, riprende con pochissime varianti la Venere Italica di Antonio Canova che il grande scultore modellò per sostituire la Venere dei Medici, portata in Francia come preda di guerra da Napoleone. Da quel superbo prototipo, statua tra le più ammirate dell’epoca neoclassica, lo scultore napoletano Tito Angelini si ispirò per questa immagine dettagliatissima, accarezzata nella forma e da intendere sia come omaggio al maestro della sua giovinezza, mito del contemporaneo (Angelini dopo un breve periodo studio in patria si trasferì a Roma nel 1823 e studiò i modelli del Canova presso Bertel Thorwaldsen), che come eccellente prova di bravura. Tornato a Napoli, l’Angelini divenne professore di scultura e direttore della Scuola di Disegno, operando per la corte e la nobiltà borbonica. Il busto reca al verso la firma dello scultore, che nel recupero dell’aulico modello varia di pochissimo nell’espressione del volto della affascinante divinità.