Cristo morto
Scultore romano
XVIII secolo, Terracotta patinata
La scultura rientra nella consuetudine rappresentativa del Cristo deposto, adagiato sul cataletto col sudario dispiegato e cinto dal solo perizoma. La bella resa anatomica si manifesta soprattutto nella definizione delle estremità, modellate con sapienza: la mano destra è aperta a mostrare le stigmate, l’altra è appoggiata sull’addome e le gambe sono leggermente accavallate secondo uno schema ricorrente in questo tipo di raffigurazioni, derivanti dalla tradizione quattrocentesca dei Compianti e comuni in tutta la penisola, con particolare concentrazione in area tosco-emiliana. La grande diffusione della tipologia rende difficoltosa l’attribuzione ad uno specifico autore, da individuare con ogni probabilità in un artista di formazione romana attivo in epoca tardobarocca.