Descrizione delle Feste celebrate in Parma l’anno MDCCLXIX per le auguste Nozze di Sua Altezza Reale l’Infante Don Ferdinando colla Reale Arciduchessa Maria Amalia
Giambattista Bodoni (1740-1813)
Parma, Stamperia Reale, 1769. In folio, Carta realfina. Illustrato
Uno dei più bei libri epitalamici europei. La pubblicazione fu decisa dalla Corte di Parma per celebrare le nozze di Don Ferdinando di Borbone e di Maria Amalia d’Austria. Il volume sontuosamente arricchito di calcografie si apre con due frontespizi preceduti dall’occhietto: il primo, figurato, fu disegnato da Ennemond Alexandre Petitot e inciso da Giovanni Volpato, il secondo, a stampa, alterna caratteri tondi e corsivi di corpo e spaziatura diversa ed è ornato dallo stemma borbonico, disegnato dal Petitot e inciso dal Volpato. La regia dell’opera fu affidata a Benigno Bossi che si avvalse dell’opera di Petitot e di Bodoni, che entrò nell’impresa in qualità di Direttore della Stamperia Reale. Il tipografo, non ancora celebre, aveva dato “prova soltanto di gusto e di simmetria nel comporre i caratteri altrui”, cioè quelli di Pierre-Simon Fournier, acquistati in più serie a Parigi. Strutturò infatti la pagina su due colonne bilingui, italiano e francese, equilibrandole così che i due testi occupassero lo stesso spazio.