La corruzione del corpo
Anonimo ceroplasta, ambito di Gaetano Giulio Zumbo (1656-1701)
XVII secolo, Cera policroma
Gaetano Giulio Zumbo (o Zummo) è certamente l’artista più importante che abbia usato la cera come mezzo esclusivo di espressione. La capacità di unire una minuziosa accuratezza anatomica alla creazione di complesse raffigurazioni, emule della pittura barocca grazie a un uso sapiente della colorazione, fa sì che i suoi teatrini della morte divengano un modello e un paragone imprescindibile per i ceroplasti a venire. La scultura in oggetto, databile ai primi anni del Settecento e forse parte di una più ampia composizione, è stata collocata su una base in cartapesta e legno non pertinente eseguita con tutta probabilità in ambito monacale nella prima metà del XIX secolo. Nonostante l’indubbia qualità, essa non può con certezza venire ascritta allo Zumbo.