Memento Mori (Bonis Bona, Malis Mala)
Anonimo pittore italiano
XVII secolo, Olio su tavola
Il grande cartiglio retto dallo scheletro dal teschio ghignante, sul quale, orrore degli orrori, posano delle mosche, recita, come ammonimento per i giusti: “Bonis Bona, Malis Mala” (la salvezza ai buoni e la perdizione ai malvagi). Frutto della cultura barocca secentesca, come mostra la franca stesura della pennellata densa di materia e rapida nella resa, il dipinto sovviene alle richieste di quanti nel solco della cultura di controriforma intendevano in termini anche orrorifici l’ammonimento per una vita entro i valori cristiani. Nel contempo, l’aspetto più tremendo del disfacimento del corpo poteva per traslato testimoniare l’amore per la vita. Tale dicotomia è anch’essa tipica dell’età barocca, epoca di grandi contrasti e magnifica pittura.