Ritratto del conte Gerolamo Trevani
Gaspare Landi (1756-1830)
1797, Olio su tela
Il dipinto rappresenta un gentiluomo che si volta verso l'osservatore con lo sguardo come colto di sorpresa e con la bocca leggermente socchiusa. Indossa un'elegante giacca verde, chiusa in parte da grandi bottoni, dalla quale spunta il pizzo della cravatta che gli cinge il collo. Sul capo porta una parrucca, tipico vezzo del XVIII secolo. Lo sfondo è neutro, di colore scuro, e la luce si concentra sul volto. Il gentiluomo è il Conte Gerolamo Trevani, citato in una mappa conservata all'Archivio di Stato di Piacenza come proprietario di un possedimento denominato "La casa della vecchia [...] posta nel comune di Borghetto" (ASPc, Scotti Douglas da Vigoleno, Eredità calciati, cart. 2., datata 20 maggio 1765). Il pittore Gaspare Landi, nato a Piacenza, dopo aver fatto apprendistato in varie botteghe di pittura ottenne dal marchese Giovanni Battista Landi un sussidio per studiare a Roma, dove si trasferì nel 1781. Lavorò con i maestri Domenico Corvi (1721-1803) e Pompeo Batoni (1708-1787), specializzandosi in ritratti e dipinti di soggetto mitologico. Nel 1783 vinse il premio dell'Accademia di Belle Arti di Parma. Nel 1805 Landi entrò a far parte dell'Accademia di San Luca, dove insegnò Teoria della pittura dal 1812 e ne fu presidente dal 1817 al 1820. Verso il 1820 tornò a Piacenza con l'intento di trattenersi, ma stancatosi della monotona vita provinciale nel 1824 tornò a Roma, dove lavorò alla sua ultima opera l'Assunzione per la Chiesa di San Francesco di Paola di Napoli. Tornò a Piacenza nel 1829, dove morì nel febbraio dell'anno seguente.