Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Ritratto del conte Giambattista Serbelloni Sfondrati

Placido Fabris (1802-1859)
1847, Olio su tela

L’identità del personaggio raffigurato è specificata nell’indirizzo che compare sulla busta posta sul tavolo: Monsieur le Comte Jean Baptiste Serbelloni Sfondrati à Milan. Si tratta di una lettera inviata dal fratello al conte milanese, impegnato nel rispondere (si può leggere la data già scritta, “3 aprile 1848”). Il conte Serbelloni Sfondrati era erede di due nobili famiglie milanesi e di un patrimonio consistente, comprensivo anche della magnifica villa sul lago di Como dove si ritirò nell’ultimo periodo della vita; oltre il sontuoso interno una finestra si apre su un panorama nel quale si intravede la facciata della veneziana chiesa di San Giorgio Maggiore e un piccolo gruppo di persone. Il Fabris studiò presso l’Accademia veneziana, affermandosi presto nei concorsi dell’istituzione; dipinse opere mitologiche, eseguì per illustri committenti copie da dipinti di grandi maestri del passato ma soprattutto fu un noto ritrattista, come mostra questo dipinto nel quale, al di là della preziosità della resa della stoffa cangiante della veste, della marezzatura della seta dello schienale della poltrona, dei particolari raffinati del mobilio, risalta l’intensità dello sguardo del personaggio, del quale il Fabris sa restituire un’immagine di composta intelligenza.