Ritratto di gentiluomo
Jean-Étienne Liotard (1702-1789)
XVIII secolo, Pastello su pergamena
L'elegante ritratto a pastello raffigura un gentiluomo a mezzo busto e di tre quarti, che volge lo sguardo allo spettatore. Veste un semplice abito verde e sulla testa porta una parrucca incipriata. Non conosciamo il nome di questo personaggio ritratto da Jean-Étienne Liotard, artista nato a Ginevra e tra i più cosmopoliti del XVIII secolo, specializzato nella tecnica del pastello e nell'eseguire ritratti non solo a personaggi nobili delle corti in cui si fermava, ma anche a borghesi. I pastelli risultavano molto comodi e leggeri per effettuare il suo lavoro durante i numerosi viaggi (tra Italia, Costantinopoli, Parigi, Londra, Paesi Bassi, Vienna...): i colori non si rovinavano col tempo e permettevano un'elaborazione rapida. La tecnica fu molto utilizzata nella Francia del Settecento. Liotard utilizzò i pastelli con una distesa "più piatta" sulla superficie anziché con sfumature (e con “effetto incipriato”), ottenendo un risultato molto diverso, più sobrio, fermo e molto elegante, simile alla pittura ad olio. La ricerca di sobrietà avveniva anche con la scelta di sfondi a tinta unita, spesso di un color grigio-bruno. La sua fortuna è dovuta soprattutto alla somiglianza dei suoi ritratti ai soggetti rappresentanti, una somiglianza che a volte apparve davvero spietata: Madame de Pompadour, per esempio, alla vista della sua effigie eseguita dal pittore esclamò: “Tutti i vostri meriti si riducono alla barba”.