Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Ritratto di gentiluomo

Ugo Celada da Virgilio (1895-1995)
XX secolo, Olio su tavola

Rimangono per certi versi enigmatiche l’arte e la figura di Ugo Celada; artista storicamente trascurato dalla critica e dalle cronache, sia per il carattere schivo, ma soprattutto per la difficoltà di inquadrare il suo percorso all’interno del canonico discorso sull’evoluzione dell’arte nel secolo scorso. Nato a Cerese nel 1895, frazione del comune mantovano di Borgo Virgilio, Celada ne vorrà riprendere il toponimo per aggiungerlo al proprio cognome, alla maniera dei maestri antichi. Nella sua lunga carriera è autore di nudi sensuali, realistici ritratti, silenti nature morte ed anche di paesaggi. L’artista trova la sua cifra nel genere del ritratto, incontrando l’apprezzamento di un vasto pubblico di collezionisti privati, esponenti dell’alta borghesia industriale soprattutto milanese, che a lui si rivolgono per essere dipinti nello stile e negli atteggiamenti di principi, gran dame e cardinali dell’epoca barocca. Anche il Ritratto d’Uomo, in collezione, riprende il modello aulico e rinascimentale, con il soggetto preso di tre quarti, quasi a figura intera, regalmente accomodato su di una imponente seduta, impreziosita dall’intaglio ricercato del bracciolo in primo piano, scoperto simbolo di rango ed agiatezza. Dell’effigiato non conosciamo l’identità, ed è questo il caso per la gran parte dei tanti ritratti di mano del Celada che circolano nel mercato antiquario.