Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Testa di tigre

Antonio Ligabue (1899-1965)
1956, Olio su faesite

Si tratta di una delle due Teste di tigre presenti in collezione, entrambe dipinte in una posa frontale che accentua la drammaticità dell'agguato. La prospettiva frontale della tigre compare nei suoi dipinti già dalla metà degli anni Trenta: il felino sembra entrare nell'inquadratura da destra, pertanto il suo corpo non appare perfettamente centrato, suggerendo un movimento che accentua il carattere aggressivo della belva. L'opera qui esposta è datata tra il 1955 e il 1956: in questo periodo l'artista arricchisce i suoi quadri di una vegetazione stilizzata, con graffi verdi che rappresentano canne palustri, unico sfondo visibile dietro alla testa dell'animale. Soprattutto nella resa grafica degli occhi tagliati lateralmente e nelle righe del pelo, il felino ricorda la grafica di alcuni cartelloni circensi che comparivano nelle campagne vicino al Po' in quegli anni, molto amati dall'autore. L'opera fu esposta a Guastalla nella seconda personale dell'artista del 1962: mentre la mostra era in corso, Ligabue venne colpito da un'emiparesi cerebrale che da allora gli impedì di dipingere.