Orario invernale: 9.30 – 18.00 | Ultimo ingresso: 16.30 | Biglietteria aperta fino alle 16.30

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Vanitas con teschio, candela, fiore e scritta

Anonimo artista dell'Italia centrale
XVII secolo, Olio su tavola

Franca nella stesura pittorica e sapiente nell’uso di un colore calibrato nei toni e sottolineato dal pregevole chiaroscuro, questa Vanitas si dimostra assai pacata nell’accoglimento ad opera dello spettatore. Presenta sciorinati elementi di facile comprensione, per un pubblico non più avvezzo a complesse allegorie: la candela posta nella bugia ridotta a un lumicino, la rosa tremula che perde i petali, il teschio che posa su un foglio strappato, e con la scritta ovvia Memento. Niente di tragico, di conturbante; una bella pittura molto ben eseguita, frutto di una cultura che possiamo credere ormai del Settecento, anche per lo squillo del magnifico blu della tovaglia; opera di un artista robusto, con qualche esitazione in campo prospettico ma di buon mestiere.