Door knocker depicting a satyr
Italian
17th – 18th century, Bronze
Il battente fuso in bronzo venne realizzato probabilmente nel Seicento come ornamento di un portale, opera di dimensioni inusitate in considerazione della destinazione d’uso e di squisita fattura. Ornato con maestria e cura, il sontuoso battente raffigura un personaggio della mitologia tra i più frequentemente effigiati per significare la forza vitale della natura e la fertilità, un satiro dal torso splendidamente modellato, così come le braccia, tese a trattenere i serpenti la cui immagine era associata al tempo, alla vita e alla salute, tutti simboli positivi. Singolarissima la resa del volto del personaggio, il cui atteggiamento improntato a gaiezza risulta quasi beffardo nel sorriso e nell’espressione. Proprio la maschera del volto induce a ipotizzare con prudenza la datazione al XVII secolo, sebbene il gioco allusivo che discende dall’impostazione d’insieme porta a non poter escludere che l’opera risalga al XVIII secolo, quando la maniera tardo cinquecentesca venne riproposta in termini d’analoga vivezza. Bella anche, nell’impugnatura, la testa di capro, modellata con cura nei particolari del pelame, le grandi corna, il muso mansueto.