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Ispirato all’omonima opera quattrocentesca scritta da Sebastian Brant (in originale Das Narrenschiff), alle cui illustrazioni aveva collaborato un giovane Albrecht Dürer, l’imponente dipinto di Patrizia Comand (9 metri di lunghezza) è la testimonianza della raggiunta maturità creativa dell’artista.

In esposizione oltre trenta opere di Covili accuratamente selezionate da Franco Maria Ricci con gli eredi del pittore, volte a rappresentare il suo stile più originale e la sua poetica.

Cinquantanovenne, nato a Oaxaca, la città dei Mixtechi e di Rufino Tamayo, Sergio Hernández interpreta quest’eccezione centroamericana immergendo un mondo di presenze brulicanti in un bagno di pigmenti tossici: l’ardente cinabro caro agli alchimisti, l’azzurro cobalto, la biacca o bianco di piombo…

La mostra del fotografo fiorentino Massimo Listri, maestro internazionalmente riconosciuto della fotografia di Arte, Architettura e Interni, è la naturale conseguenza e la consacrazione di un lungo sodalizio: quello che da più di trent’anni lo lega all’editore Franco Maria Ricci.

Gaetano Gandolfi è un artista versatile e raffinato che ha segnato la storia del Settecento bolognese. La sua meravigliosa e inedita serie di ritratti ad acquerello dei grandi botanici e naturalisti della storia, esposta per la prima volta al pubblico al Labirinto della Masone, è lo spunto per narrare lo stretto legame che nell’Italia XVIII secolo ci fu tra le accademie degli artisti e quelle degli scienziati.

Il Codex Seraphinianus è considerato in tutto il mondo come uno dei testi più misteriosi mai pubblicati: un'Enciclopedia di un mondo parallelo, dove alle surreali illustrazioni sono affiancati curiosi e precisi segni grafici, lettere di un alfabeto a noi sconosciuto.

Antonio Ligabue e Piero Ghizzardi inaugurano con una doppia personale gli spazi espositivi temporanei del Labirinto della Masone.